- Librorum authorumque prohibitorum Indices duo, Monachi, Typis Adami Berg., 1569
- Index librorum prohibitorum, Romæ, apud Impressores Camerales, 1596
- Index et catalogus librorum prohibitorum, Madriti, apud Alphonsum Gomezium Regium Typographum, 1583
L'effetto, soprattutto della censura preventiva, nella creazione e diffusione di cultura fu senz'altro notevole, ma probabilmente molto inferiore a quanto desiderato dai creatori dell'Indice.
In esso si trovano molti autori la cui fama e le cui opere sono in ogni caso sopravvisute. Si potrebbe quasi pensare che l'inserimento nell'Indice sia quasi un marchio di qualità per un'opera o un autore.
L'ultima edizione dell'indice è del 1948. L'istituzione fu abolita nel 1966, a seguito del Concilio Vaticano II.
In questi giorni si sta votando in Parlamento una legge sulla vendita dei libri, che potrebbe andare a detrimento di piccole librerie e piccoli editori, concedendo vantaggi iniqui alla grande distribuzione e alle grandi catene di librerie. Questa situazione è in molti versi simile a quella vissuta da tante piccole realtà, dai piccoli negozianti ai piccoli artigiani, ma che nel caso dei libri, si inserisce in una battaglia più vasta per la libertà di espressione.
Non che alla grande distribuzione interessi il controllo sul pensiero dei singoli, a loro interessa solo il profitto. Ma per i singoli, per le persone come noi,il risultato non cambia, è sempre una riduzione della possibilità di circolo delle idee.
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